mercoledì 25 giugno 2008

Italia, Dolomiti e valli limitrofe

Un bellissimo tour virtuale per le valli del trentino. Guardalo ed organizza al meglio le tue vacanze!!

domenica 8 giugno 2008

Trentino non solo vacanze...curiosita' ..

La storia degli Zattieri trova le sue origini nel commercio, infatti i territori trentini, specie la Val Lagarina e il basso trentino, nel corso del 16 e 17 secolo erano stai oggetto di invasioni da parte dei Francesi, dei Veneziani e naturalmente degli Austriaci.

Il commercio via terra era difficoltoso a causa della mancanza delle strade di collegamento a lunga distanza. Così alla gente di un piccolo paese della Val Lagarina che sorgeva in riva al fiume Adige, Borgo Sacco appunto, venne in mente di realizzare delle zattere e con l’ausilio della corrente del fiume trasportare alla repubblica di Venezia il legname necessario alla costruzione delle navi, che proveniva dalle foreste del Trentino, Val di Fiemme e Fassa e anche dall’Alto Adige.

Le zattere furono costruite con del legname e unite tra loro con grosse funi di canapa, proprio come le assemblano il sabato prima della zatterata. Le zattere erano della misura doi 7-8 metri x 4 e venivano comandate da un capo zattiere, di solito il più anziano, I zattieri a bordo erano in 5, uno al timone più grande quello di prua, due ai timoni laterali e due con dei lunghi pali che servivano a saggiare il fondo del fiume durante i passaggi vicino alle rocce delle secche.

Così la gente del piccolo borgo divenne suo malgrado un popolo di navigatori, esperti e conoscenti delle correnti e dei punti più pericolosi del fiume come i mulinelli e le secche( le rocce che affiorano sul fiume) questo commercio con il passare degli anni si estese da Bolzano fino a Rovigo e al mare, poi con la costruzione delle ferrovie un po alla volta scomparve. ( verso 1870-1880)
devi sapere che in riva al fiume proprio vicino al ponte del paese che collega la sponda destra, c’è la chiesetta di San Nicola, protettore degli zattieri, e la cosa più curiosa è che quando attraccavano con le zattere alla sponda sinistra, si fermavano in corrispondenza della chiesetta, sul retro verso il fiume, c’era una porticina piccolo alta appena m 1,50, posta dietro all’altare, e gli zattieri entravano uno alla volta abbassandosi, era una forma di ringraziamento per essere giunti a casa sani e salvi onorando il Signore.

E’ una storia molto interessante e spiegarla in due righe non è facile, ma se un giorno verrai a Rovereto ti prometto di portarti a vedere questi posti, soprattutto ci dovresti venire la domenica in cui si celebra questa ricorrenza, oramai un altro anno, la seconda domenica di giugno, ne vale la pena.

giovedì 5 giugno 2008

Parco Naturale di Paneveggio e San Martino di Castrozza


Nel Parco naturale di Paneveggio-Pale di San Martino le rocce, i boschi, i prati, i torrenti e i laghi sono rimasti gli stessi, come ai tempi del paradiso terrestre. Siamo nelle Dolomiti Trentine a 1250 metri sul livello del mare.

Si attraversa il Parco, rigorosamente a piedi, lungo un tragitto denominato "Sentiero etnografico del Vanoi", di ben 25 km. Nel sentiero sono state recuperate e restaurate per iniziativa della provincia di Trento e con il contributo della Comunità europea 12 baite e ora arredate e aperte al pubblico.
La chiave viene consegnata agli ospiti all'entrata del Parco. L'energia elettrica è prodotta da una propria centralina idraulica a condotta forzata. All'interno di ciascuna baita c'è il necessario per soggiornare, nelle doccie anche l'acqua calda.
Si arriva in questi luoghi come semplice turista e si riparte da ambientalista convinto.Per visite guidate o per villeggiatura puoi scrivere a Luigi all'indirizzo hotelmirabello@gmail.com

martedì 3 giugno 2008

Montagne del Trentino